Si terrà domenica 09 febbraio presso l’Auditorium Comunale Teatro di Guardiagrele (CH) il “Piricchio comic show”, una sorta di varietà, che unisce comicità, circo, arte di strada e teatro, a cura, appunto, del one-man-show Piricchio.
Piricchio, alias Franco Di Berardino (Bussi, AQ, 1980) ha lasciato un lavoro in fabbrica prima di trasferirsi a Bologna, città culla di arte e cultura, dove ha scoperto ed è rimasto folgorato dall’arte di strada, dalla giocoleria all’equilibrismo, arti che ha cominciato a praticare già di prima di andare a studiare ed affinare le tecniche di mimo, giocoliere, comico ed equilibrista in diverse scuole di circo argentine (nel paese sudamericano le attività culturali e le arti, compresa quella di strada, sono ben radicate e diffusissime, racconta DI Berardino), tra cui la Scuola di circo “La Arena” e la “Escuela de mimoteatro” diretta da Roberto Escobar e Ygonne Lerchundi (allievi di Etienne Decroux) di Buenos Aires (una delle poche scuole teatrali al mondo dedicate a questa disciplina) e nella Scuola internazionale di clown di Ibiza, diretta da Eric De Bont a Ibiza, in Spagna. Nel suo bagaglio culturale rientrano anche attività con Philp Radice (sullo spettacolo “Ispirasiòn”). La passione per l'arte di strada e la tecnica appresa negli anni della formazione hanno portato Franco Di Berardino a esibirsi in vari Paesi d’Europa, tra rievocazioni medievali e festival di teatro di strada, con spettacoli che vanno dalla giullaria, all’arte di strada, alla magia e al teatro gestuale. Fanno ormai parte del suo repertorio il “Piricchio street show”, il “Piricchio de’ Piricchius” nelle vesti del giullare nelle rievocazioni medievali, e il “Piricchio Comic Show”.
Il "Piricchio comic show" è tutto basato sul suo one-man-show: un personaggio clownesco, ma senza il finto naso rosso ed il vestito goffo. Indossa un completo rosso, scarpe, camicia e cappello neri; completano il personaggio la mosca e dei baffetti un po’ arricciati all’insù che abbinati ai folti capelli con la riga di lato ne fanno quasi la caricatura di un dandy, ma col sorriso alla Chaplin o Groucho Marx. Un aspetto, quindi, comicamente ricercato e dal gusto retrò. Reso ancor più comico, si scoprirà nel corso dello spettacolo, dai calzini spaiati. E’ romantico, ma anche cinico ed imprevedibile. E’ muto e stravagante. Un mimo messo al servizio della naturalezza.
E’ con tutto ciò che Di Berardino ha stregato, ad esempio, il folto pubblico accorso venerdì 31 gennaio a La Casa del Teatro di Piazza d’arti a L’Aquila, ed è con questo personaggio che, racconta, arriverà domenica a Guardiagrele.
Uno spettacolo sia per grandi che per piccini, un one-man-show comico, dinamico, sorprendente, … e dissacrante. Giocoleria, numeri comici, illusionismo e sketch realizzati con l’aiuto del pubblico, sono tutti dissacrati in nome della comicità. Quest’ultima, dice Di Berardino, è quello che non deve mai mancare in un suo spettacolo perché è la base dalla quale parte il suo lavoro e sulla quale innesta tutti gli altri elementi (gag, giocoleria, equilibrismo, illusionismo, sketches, …). Un mix di stupidità, follia, un po’ anarchia e sopratutto autoironia.
Poeticità, giocoleria ed equilibrio sono gli altri ingredienti. Ciò che colpisce del suo show è anche l’attenzione posta all’aspetto drammaturgico, da gag più semplici fino ad esercizi e sketches più complessi, per finire, come in un sogno, con Piricchio che dopo aver manipolato una sfera di cristallo, sparisce sotto un turbine di bolle di sapone.
Uno spettacolo carino, per passare una serata rilassante, all’insegna del sorriso che riporta lo spettatore ad essere per un momento puro e curioso come un bambino, quel bambino che è in noi come la magia della vita.
Uno show, come dice lo stesso Di Berardino, difficilmente realizzabile nei teatri tradizionali perché richiede costantemente l’attenzione e la collaborazione del pubblico. Il pubblico, da spettatore diventa protagonista. Piricchio, attivo frequentatore di festival sia in Italia che all’estero, in questi mesi invernali sta svolgendo spettacoli in luoghi come spazi teatrali consoni al suo spettacolo o in particolari tournée (mi si passi il termine) che lo hanno portato anche, a dicembre, insieme agli Artisti Aquilani, ad allietare le serate degli abitanti di alcune delle new-towns costruite nell’estrema periferia aquilana.
A giugno sarà in festival in Germania. E questo sarà forse l’inizio della realizzazione di un sogno che lo porterà a confrontarsi con un pubblico sempre più internazionale.